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Visualizzazione dei post da giugno, 2015

N di Vento

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Mi ferma un signore. Brizzolato, elegante, cordiale. Mi dice qualcosa del tipo: - Scusi ma lei sa che io se voglio riesco a far cambiare direzione al vento? Annuisco, non lo so, ma gli credo sulla parola. - Perché mi crede sulla parola? - risponde, appena piccato. - Perché mi sarebbe più difficile crederle su qualcos'altro - replico turbato. Devo andare a scuola, ci sono gli esami. Questo signore, di buon mattino già così battagliero, mi fa perdere tempo. - Lei sa di che colore sono i capelli della luna? - incalza con fare inquisitorio. Sento odore di spazzatura. Non hanno ancora rimosso le tracce più evidenti del passaggio umano. In più il pensiero degli esami e il mio essere in ritardo; voglia di innervosirmi. - Sono neri, neri come la notte - si risponde pure da solo, l'uomo, e si compiace. Ora si affaccia una signora e gli chiede qualcosa in una lingua strana, che non conosco, ma quello si rivolge solo a me, mi chiede dove abbia intenzione di andare e perché