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Visualizzazione dei post da dicembre, 2013

Pletromia, nuova patologia!

Dicesi pletromia quella patologia che colpisce l'italiano medio cronicamente affetto da umanitarismo esotico, specie africano. Tale patologia si manifesta con la paura immotivata di passeggiare sotto un albero di angurie e di essere colpiti per caso sulla testa proprio da una grossa, succosa e zuccherina anguria. In rari casi stimola il desiderio di scrivere sms altamente caratterizzati da poetichese, con riferimenti espliciti alla sensazione di avere la testa spaccata dalle angurie. Per evitare tale sprilativucaccine sarebbe opportuno frequentare un noioso ipocrita con smania di ben apparire in società' oppure una piccoletta attiva nel campo delle elatrobine, appassionata di Moravia e di altri scrittori di serie C. Nel frattempo porgo le mie sincere tramertioni in nome della fissadivide che unisce i popoli. Ciao.

Ragazze con la pistola

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January Jones è, insieme a Ed Harris, protagonista di un western, acclamato al Sundance Film e al Festival di Torino, che in Italia, vista la massificazione esasperata, la Checcozalonite acuta, la fame di risate pecorecce, chissà quando mai vedrò (vedremo, ci sono diversi curiosi). Si sa, il mercato libero (ho scritto libero, non giusto) prevede che il più forte (ho scritto più forte, non migliore) prevalga sul più debole (che non significa peggiore) e che il pubblico sia obbligato a vedere (che non significa scegliere) le quattro puttanate (che significa puttanate) da commediola italiota, le fantascemenze americane che portano i tirchi al cinema una volta all'anno, i blockbuster fracassoni. Si tratta di un revenge sexy. Non sarà niente di nuovo, anche il western ha declinato la vendetta al femminile, ma lasciatemelo vedere. Fra l'altro questi giorni ho il dente particolarmente avvelenato. Que viva western!

"Expo 58" di Jonathan Coe

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L'ultimo romanzo del mitico autore del capolavoro La casa del sonno  è il racconto di come Thomas Foley, anonimo e abitudinario impiegato del Central Office of Information di Londra, diventa, suo malgrado,  una spia . L’occasione è la partecipazione del governo britannico  alla prima esposizione universale dopo la guerra, nel ’58 appunto, a Bruxelles . Ambientazione affascinante, ma che Coe non sfrutta, come se non avesse una storia all'altezza della situazione. Il romanzo non prende mai veramente quota (le ultime trenta pagine sono buone, d'accordo, ma stiamo parlando di Jonathan Coe!), pare un compendio delle sue tematiche più care, ma poco più. Rimane nella mente lo scenario che diviene, questo sì, alla maniera del vero Coe, metafora dell'illusione, affannarsi di uomini di lingue e nazioni diverse incapaci di rendersi conto dell'irripetibilità di quel tempo, della giovinezza. Dell'esistenza, in fondo. Disincanto, erotismo malinconico nella conclusione

Benvenuti al mercato degli stracci

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Settecento grammi di giustizialismoooooo! settecento grammi di giustizialismooooo! ve li vendo a poco prezzo, avvicinatevi, signore e signori, oggi mi voglio rovinare, avanti, non dubitate, siete liberi di sentire i grilli cantare, di ammazzare le zanzare fastidiose. Avvicinatevi, dai, avvicinatevi, che tutti in piazza applaudiremo il buffone che ridere non fa, che verve da attore drammatico però... grideremo e ci sentiremo meglio, tanto chi è che si rende conto che somiglia tanto a San Sepolcro. Quattro sacchi di sinistrismo stagionatooooo!  Quattro sacchi di sinistrismo stagionatooooo!!  con soli due euro, inclito pubblico, vi porterete a casa l'usato garantito che non va mai di moda, vecchio, stravecchio, in putrefazione ma ben profumato. Non servirà, ma fa sempre la sua (s)porca figura. Avanti, non siate borghesi. Un sinistro afrore chic già vi stuzzica le narici... Dieci casse di di orgoglio patriotticoooooo! dieci casse di orgoglio patriotticoooooooo! mi vogli