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Visualizzazione dei post da ottobre, 2013

Presentazione di "C'era una volta la Rivoluzione" il 9-11-2013 a Olbia

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Arrivano Nuvole predatrici per raccontare e presentare, anche attraverso l'esposizione dei quadri di Andrea Cau, il mio secondo romanzo, C'era una volta la Rivoluzione . La presentazione, organizzata dal gruppo A.N.S.I. a cura di Lola Marina, e avente come relatrice la prof.ssa Caterina Pilotto, si terrà sabato 9 novembre ore 19, via Vittorio Veneto 108. Nella locandina qui sotto trovate tutte le indicazioni. A seguire buffet e musica dal vivo. La ragazza che si copre gli occhi è la prostituta Paola Moreno, ritratta dal pittore Andrea Cau, colei che sconterà con la morte il peccato della sua giovinezza. Non è paradiso la sua bellezza, no, è illusione, malattia effimera, dalla quale si guarisce presto. Ma intorno al cadavere della ragazza si ritroveranno due vecchi amici d'infanzia, che la Storia ha reso quasi nemici: uno è commissario, l'altro il principale sospettato. E lo stereotipo mi serve per filtrare la realtà attraverso il sogno della Letteratura,

Per tutta la vita

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E' un tramonto quello che si esibisce stancamente di fronte agli occhi di Nicoletta. Una giornata che muore, identica a mille altre. Lei alla finestra, settant'anni festeggiati da poco, a contemplare chissà che cosa, lì, nell'orizzonte perduto, forse nascosta dietro gli occhialoni, forse abbandonata al suo destino. Indugia ancora, la sera che cade ha qualcosa di dolce, per lei, sin dall'infanzia. Si toglie gli occhiali, vi alita sopra e li pulisce col fazzoletto. Un attimo ancora rubato alle ombre, poi chiude piano la finestra e si dirige in cucina. Qui comincia ad armeggiare, come al solito, per preparare la cena. Una mano spegne il televisore. E' quella di Michele, il marito di Nicoletta, uomo corpulento, anch'egli sulla settantina, abiti sgualciti e grigiastri. Sulla bocca conserva ancora sparse tracce di una sensualità ormai dolente. Sbadiglia, seduto in poltrona. - Andiamo a dormire? - la domanda di Nicoletta soggiunge priva di colore. Mic

Le dichiarazioni dei leghisti mi fanno vomitare

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Ieri sera - credo avessi già un po' di febbre - sento alla radio, in un negozio di oneste persone perbene, indifferenti e meste, le dichiarazioni della Lega in relazione alla tragedia di Lampedusa: rimango esterrefatto, non credevo di potermi ancora stupire di qualcosa nella patria dei babbuini. Eppure la bestialità del satanico delirare degli alfieri della padania (la minuscola è d'obbligo), la terra che non c'è (né, storicamente, è mai esistita), mi ha invogliato al vomito. Non riesco, né posso, riportare quanto ho sentito, ma oggi la febbre è salita e continua la voglia di vomitare, vomitare sulle mani insanguinate di questi schifosi esseri umani, che nemmeno per un attimo, oltre ad insultare le vittime, riescono a intuire che la causa delle fughe dei disperati siamo noi, europei grassocci e depressi, impasticcati e boriosi. Ecco perché la Storia in molti non la studiano, non la capiscono. Che tedio per intellettuali empi e raffinati. Se per me il peggior