"Tando sì chi..." di Piera Anna Mutzu
Prefazione Il nuovo millennio ha dato l’avvio ad un epocale cambiamento antropologico. La rivoluzione legata ad internet e alla realtà virtuale; l’onnipresenza invasiva degli smartphone pronti a fagocitare ogni attimo della quotidianità; la globalizzazione con le sue dinamiche legate al sostentamento delle multinazionali con meccanismi produttivi spesso indifferenti alle condizioni di lavoro degli uomini e al rispetto dell’eco- sistema; gli scenari di un futuro ipertecnologico all’insegna dell’intelligenza artificiale (e forse dell’alie- nazione) stravolgono la concezione del tempo e dello spazio dell’individuo. Di fronte a tanta e tale (in- combente) dispercezione si pone la necessità di un ripensamento radicale dei parametri conoscitivi in un’ottica umanistica che preservi, attraverso la memoria e lo studio del passato, quanto di sacrale vi sia, e di mitico, in tutto ciò che il tempo consegna al perduto, sconfitto da un nuovo a cui arride un presente che appare radioso e immutabile m