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Visualizzazione dei post da 2023

Dove vanno le ragazze

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  Dove va quella ragazza che aspetta il treno? Non suona la chitarra che è al suo fianco e chissà se esiste davvero quel ragazzo che vorrebbe vedere più in là. Lo immagina perché sa che non è facile trovare nella realtà quello che si desidera? E se alla stazione sei sola, al tramonto, con una valigia in mano con quale stato d'animo ti abbandoni ai ricordi? Cerchi qualcuno? Altre strade, altre città, altre case sono nei tuoi pensieri. Chissà se sai quel che perdi... chissà se troverai quel che cerchi... E quella ragazza che il treno lo insegue dove vorrebbe arrivare? Sogna un altro luogo in cui smemorarsi? Fugge da un compagno che non le sorride o che dimentica che cosa vuol dire essere stati bambini? Oppure scappa da un uomo che la opprime, la soffoca, la ingabbia e le dice ti amo? C'è quella pioggia che ti piaceva tanto quando cantavi innamorata del tuo avvenire. E tu vai, senza carcerieri, senza ruoli da dover rispettare. Sei venuta al mondo per sorridere alla vita, non per e

Voluttà burocratiche

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 Voluttà burocratiche equipollenti labbra disiose di criticità la cui analisi battezzerà digitali orizzonti rivoluzionari. Un nuovo dipartimento anelito di piaceri sazierà le tue ore buche di rimpianti. E una sottocommissione si riunirà e rifletterà sulla straula imbianchita, sulla begonia nello streato. Ebbra alfin suggerai umori da decreti spasmi da pettegolezzi  femminei. E trapassò la giovinezza col sigillo della ceralacca. Lussuria e burocrazia , Antoin Bergòn de Las Plassas, 2023, olio su tela.

L'Orlando furioso e la fuga dall'angoscia

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  Non è difficile rintracciare una sostanziale linea di continuità tra l'ironia boccacciana e quella ariostesca: Francesco De Sanctis l'aveva individuata con chiarezza, ma in chiave negativa. L'esperienza poetica di Ariosto, insomma, secondo la prospettiva desanctiana, rappresenterebbe una sorta di principio di dissoluzione della coscienza morale italiana. Non viene colta, così, la straordinaria e rivoluzionaria portata laica della spregiudicata ironia ariostesca, mirante a dissolvere qualsiasi tentativo di costruire, e venerare, verità assolute. In questa lucida coscienza del limite, che anticipa quella che sarà la temperie illuministica, non può non trovare spazio una riflessione esistenzialistica ante litteram, ovviamente trascolorata dal meraviglioso che, si ricordi sempre, svolge funzioni similari al fiabesco. Il tema della morte e della fine è sempre presente, nell' Orlando furioso , ma quasi mai in maniera prepotente, quanto come allusione (basti pensare alla sua

Raccontami il mare

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Non so come sia capitato quaggiù. La stanza è grande, colorata e io sento una bellissima musica: è un sassofono che mi rassicura e mi invita ad andare, a cercare, a non fermarmi mai. Che allegre queste mattonelle a quadri rossi, verdi, azzurri, gialli. Chi sa chi ha pensato questo luogo così piacevole e strano... Il sassofono mi dice vai, guarda che oltre quella porta c'è qualcosa di bello, non avere paura, non lasci niente e nessuno, ritrovi soltanto quello che ti piace, quello che sei stato e che, nonostante tutto, continui ad essere: un sognatore. Non ci puoi fare niente, mi suggerisce quella melodia, se a volte il grigio intorno ti soffoca, se sembra che ti tolga ogni certezza per consegnarti al nulla della morte, non è colpa tua se da sempre, da quando eri bambino, ami incantarti, fantasticare, ascoltare e raccontare storie. E se il sassofono fosse nella mia testa? Vado, cullato da quella promessa di bellezza, e penso ai miei figli, al giorno in cui sono nati e li ho presi in

La Letteratura deve rassicurare? Manzoni è rassicurante?

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  Nuova   polemica benedetta dalla temperie della cancel culture : I promessi sposi sarebbe  un romanzo che rappresenta la donna come debole, arrendevole e via blaterando. Andrebbe, dunque, censurato. Al di là del fatto che le accuse mosse al capolavoro di Manzoni sembrano proprio figlie di una mancata comprensione e conoscenza del libro stesso e della visione del mondo dell'autore, mi ha sempre colpito il fatto che l'opera dell'Alessandro nazionale sia considerata, nella vulgata, quella per me più corriva, rassicurante. Ricordo anche le stupidaggini dette da Galimberti, intellettuale di un certo spessore, non molto tempo fa: secondo il filosofo, infatti, I promessi sposi sarebbero addirittura diseducativi perché non instillerebbero, nel giovane nichilista del nuovo millennio (ma solo io vedo ragazzi che sognano e hanno passioni?) uno spirito pugnace e rivoluzionario. E Padre Cristoforo? Forse Galimberti lo rimuove o non ricorda che cosa rappresenta. Inviterebbe i ragazzi a

A testa in giù

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  La pioggia sul vetro della macchina, all'imbrunire. Noi fermi ad una stazione di servizio. La donna che mi porta a Sassari ha quasi vent'anni in più di me, mi parla di quel lungo film che dodici anni prima, al cinema, l'aveva incantata. Io ascolto, lei ricorda, mentre aspettiamo il suo amico.  L'inverno del 1996 sarà bello, mi dico. E intanto piove con più insistenza e il racconto della donna forse è aggredito dalla nostalgia. Come mai il suo amico ancora non arriva? Ci sarà qualche problema? - Tu hai solo diciannove anni - mormora lei ogni tanto e mi sorride increspando appena le labbra, poi si guarda nello specchietto retrovisore e sospira. I vetri si appannano, mi piace disegnare col dito forme strane e irregolari. Lei, in silenzio. A che pensa? Tre uomini con cappello e impermeabile vengono verso di noi. Dove li ho già visti? Sono bambino, anni Ottanta, ai tempi delle scuole Elementari. Coricato sulle ginocchia di zia Giulia aspetto che mi faccia la puntura. Come

Vera, la mia amante sconosciuta - Atto II

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  Alla fine ho ceduto e ho pagato la multa. Quando sono tornato a scuola, però, mi è stato impossibile rientrare in classe perché mi hanno licenziato. Dopo la comunicazione del mio licenziamento, la bidella mi ha accompagnato fuori premurosamente. L'hanno già sostituita, mi svela, fumando. E che tipo è, chiedo. Un tipo preciso, afferma lei con un mezzo sorriso. Questa è una frecciatina nei miei confronti, lo sanno tutti che sono distratto. Speriamo almeno che non sia un trombone, replico tanto per dire qualche cosa, uno di quei palloni gonfiati che si sentono discendenti di Prometeo. Allora la bidella mi prende per mano e mi porta di fronte alla finestra di una mia classe. Il mio sostituto ha una camicia bianca, ma non riesco a vederlo in volto per via dei riflessi del sole. Sembra tranquillo, normale, un po' anonimo. Ecco cosa succede a correre appresso alle gonnelle napoletane, ridacchia la bidella. Ma guardi che non è come lei pensa, ribatto; poi, in un fremito d'orgogli

Vera, la mia amante sconosciuta

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  Apro la busta, sono emozionato. Che bello, non può essere vero, non sta succedendo a me, mi dico. E invece sì: la missiva mi racconta itinerari fantasiosi, devo pagare una multa perché il 30 settembre del 2022, a Napoli, intralciavo il traffico. Ma io il 30 settembre ero scuola, non a Napoli. Chiamo il comando dei carabinieri di Napoli, espongo le mie perplessità, ma dall'altra parte la donna che parla con me è inflessibile: I carabinieri Ciro Auriemma e Natalina Esposito hanno dichiarato che io ero lì con la mia macchina e tanto basta. Giusto, replico, avete ragione, se c'è scritto così deve essere così, sebbene io sia un possesso di un documento nel quale si attesta che in quel 30 settembre mi trovavo in classe. Chissà che faceva quell'altro me a Napoli, proprio mentre io spiegavo Ariosto o Goldoni. Senta, provo con timidezza, ma se io pago la multa non è che in qualche modo questo può inficiare non dico la validità, ma quanto meno la credibilità delle mie ore di lezion

Matteo Messina Denaro a Ballando con le stelle

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 Matteo Messina Denaro sarà ospite di "Ballando con le stelle", il meraviglioso show condotto da Milly Carlucci. A dare la notizia è Franco Amogheri, testa pensante e deus ex machina del programma. Durante una conferenza stampa, infatti, la madre delle stelle - così viene chiamato il buon Amogheri per via del suo vezzo di indossare collant quando in compagnia di ospiti particolarmente brillanti -  non ha dissimulato la sua eccitazione per essere finalmente riuscito nel duplice intento sia di svecchiare la trasmissione che di rivitalizzarla con un po' di pepe: - Il pepe servirà - spiega trionfalmente ai giornalisti - per rendere un po' meno agevole l'addormentamento dell'italiano medio, impigritosi sempre di più dopo la pandemia e intento a erotizzare il divano di casa con risultati che i francesi e gli spagnoli possono solo sognare. Lo stesso Messina Denaro, intercettato telefonicamente, pare abbia manifestato entusiasmo all'idea di ballare con una spilun

Oltremare - Fra incontri e poesie, di Marella Giovannelli

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  La mia stima per Marella Giovannelli conosce la sua eziologia negli anni Novanta quando, in veste di giornalista, venne da noi studenti del Liceo Classico Gramsci di Olbia per un servizio sul "Progetto giovani", in cui Paolo Idini, caro amico di sempre, aveva il ruolo di Deus ex machina. Mi colpì, allora, l'intelligente eleganza di Marella, nonché la sua sensibilità nel raccontare sogni e disagi della mia generazione.  Negli anni che sono seguiti ho avuto più volte la fortuna e il piacere di incontrarla, ho letto e apprezzato la sua raccolta di poesie Il giostraio a riposo e mi ha persino onorato presentando, nel 2017, L'uomo che lottava con i cani , il mio libro più bizzarro e fuori dagli schemi. Per me è stato, quindi, particolarmente emozionante leggere Oltremare - Fra incontri e poesie , la sua ultima fatica letteraria. A quale genere letterario ascriverlo? Abbiamo la prosa, la poesia e la fotografia (amalgamate con gusto). Un poetico libro fotografico? Meglio,