Post

Visualizzazione dei post da 2022

Letterina monellina a Babbo Natale

Immagine
Caro Babbo Natale, porta alla mia mammina, e soprattutto alla sua amica Gennarina Pino, che non è sposata e non ha figli, una nuova app  per farsi tanti nuovi ritocchini. Quella che adesso usano tutti - soprattutto la mia mammina e le sue amichette - rende irriconoscibili e spaventosi. Io quando non riconosco la mia mammina in quei selfie mi spavento. Se riesci a fare questo sarebbe bellissimo. E se tu riuscissi a compiere questo miracolo prova a farne un altro: porta un fidanzatino a Gennarina Pino, così magari la smette di dire sempre tante parolacce e di essere sempre nervosa. Paolino, sei anni Le app miracolose cattura likes     Caro Babbo Natale, porta tanta prosperità a Enrico Letta perché senza di lui io non sarei mai riuscita a diventare Presidente del Consiglio.  Giorgia Meloni, donna, madre, cattolica, Presidente del Consiglio   Enrico Letta giustamente soddisfatto per aver raggiunto il suo obiettivo: Giorgia Meloni Presidente   Caro Babbo Natale, fai in modo che i prossimi M

La stranezza di Roberto Andò: la forza vitale della creatività vince la morte.

Immagine
Segnalo una buona occasione per ritornare al cinema e per vedere un film italiano. La stranezza di Roberto Andò è ciò che, a mio avviso, dovrebbe essere la settima arte: la compenetrazione tra alto e popolare, sintesi tra le ambizioni dell'autore e la necessità di intrattenere senza mai banalizzare. Chi scrive, infatti, ritiene che l'arte può avere ancora un potere rivoluzionario solo se interviene sull'immaginario collettivo e se diventa, quindi, fruibile per il più alto numero possibile di persone. Non invento certo nulla di nuovo, anzi, semmai appaio retrò perché tali considerazioni si portano necessariamente dietro la rivalutazione di critici e mediatori culturali (esautorati dal cretinismo dei social network e dalla dirompenza di un certo qualunquismo) ai quali assegno ancora, donchisciottescamente, il ruolo di fondamentali educatori alla bellezza e al sogno.  Bando alle lungaggini: il film  racconta  dell'ossessione di Pirandello (Servillo, sobrio, alieno da quals

Parabola della solitudine: "The human show"

Immagine
  La fiducia nella scienza e nel progresso - totale e totalizzante - l'Europa la conobbe per l'ultima volta nell'Ottocento, benedetta anche dalla filosofia di Comte. Non si vuole con ciò negare quanto non siano mancati slanci di euforia e di ottimismo anche successivamente, quanto sottolineare che in letteratura, a ben vedere, dopo il riflusso, la caduta delle certezze, in seguito al Decadentismo, insomma, è sempre stato più difficile inventare mondi utopici.  Il Novecento ha tenuto a battesimo, semmai, distopie che hanno segnato epoche e immaginario: Orwell, Crichton, Bradbury, Dick hanno lanciato il loro grido d'allarme ai contemporanei per arrivare a noi. I pericoli? L'alienazione e la manipolazione delle masse; l'intelligenza artificiale che sfugge al controllo degli uomini; la disumanizzazione  et similia . Le utopie - ed è facile pensare ai vari Thomas More o Campanella, tanto per evocare due fra i più autorevoli esempi in tale senso - non trovano spazio c

L'orsacchiotto

Immagine
L'orsacchiotto ha di bello un dono: dove lo metti sta. Sul mobile oppure su una panca, sul letto o sopra un armadio, troverai sempre il modo di arredare la tua casa. E quando gli orsacchiotti sono bellini e carini fai pure bella figura con chi viene a trovarti. Puoi, infatti, discorrere piacevolmente e infilare tutta la serie di luoghi comuni che vuoi perché sai che l'orsacchiotto sarà sempre lì, vicino a te, silenzioso ed amico, morbido e tenero.  Non ha Storia, l'Orsacchiotto. Nessuno sa da dove venga. Puoi guardarlo negli occhi, accarezzarlo, coccolarlo: lui è lì, privo di indole. Non ricorda, no, di quando voleva cambiare il mondo e amava correre e giocare e urlare la vita con gli amici di un tempo: non può perché è solo un pupazzo di pezza. Puoi fargli vedere tutti i grandi fratelli che ti pare, lui sarà sempre con te, cuccioloso, beota e beato perché lui non è fatto di carne e sangue, non sa che cosa sia il cuore che batte; non ha mai amato la poesia, il cinema, il ro

Raccontami ancora quell'ultima estate

Immagine
  Le fasi di passaggio dell'esistenza mi hanno sempre attratto. Quando un ciclo si esaurisce le emozioni si fanno più intense ed accese; negli animi più sensibili, a volte, si alternano languori, vitalismo, fantasie che raccontano desideri e paure. Mi viene in mente che proprio ieri mia figlia Sofia ha completato i cinque anni della Scuola Elementare: se aveste visto che spettacolo di gioia, al suono dell'ultima campanella... se aveste visto con quanta frenesia i bambini si inseguivano e si lanciavano palloncini ripieni d'acqua... se aveste visto come si agitavano per mascherare le lacrime... La bellezza della festa non è in fondo quella di celebrare un addio? La stagione vecchia muore, arriva quella nuova: è la vita che si rinnova. Fasi di passaggio. Nel mio ultimo libro ho pensato di raccontare questo: il professore Spersi al suo primo incarico che arriva in un'isoletta periferica; gli alunni di una V di un Liceo Scientifico che si preparano al diploma; il preside Sal

Omaggio a Gino Crudi

Immagine
I novant'anni di Gino Crudi, scrittore piacentino umorale e versatile, sceneggiatore prediletto di Amerigo Scamazzato, sono un evento che il mondo delle Lettere e i salotti della cultura italiana festeggiano con numerosi eventi. In questa sede ci limiteremo ad una cursoria, quanto doverosa, sintesi del percorso artistico dell'autore. L'esordio è datato 1960 con Apostrofo di un delitto , thriller rurale che racconta le vicende di Belcomio Nolgesio, giornalista eroinomane in cerca di redenzione che, in una pianura Padana immersa ancora in una sorta di stupefatta temperie primigenia, turba il sonno di alcune attempate contadine inviando ritagli di articoli di giornale nei quali si raccontano le torbide vicende dei Borgia. In un crescendo di paranoia, e attraverso un sapiente utilizzo dell'ellissi, le contadine iniziano ad andare fuori di testa e toccherà al timido e sciancato curato Don Anselmo risolvere la situazione, costringendo il giornalista Nolgesio a pentirsi e a da

Il capitano e le stelle

Immagine
  Capitano, io ti ho seguito per i tuoi occhi: c'era il sogno nelle tue iridi, la promessa di incontrare il desiderio che ci manca in qualche terra lontana. Ho lasciato il mio lavoro perché ti ho creduto e ti credo ancora, mentre sull'onda bruna il nostro veliero va chissà dove, accompagnato dalla fisarmonica di Auguste, sempre sbronzo. Capitano, anche ora che ci siamo persi il tuo sguardo non è cambiato. Quanti anni hai, dietro quella barba bianca, nascosti dentro il tuo logoro cappellaccio da lupo di mare? Hai una donna, da qualche parte? Dei figli? Una casa? La mia casa sono le stelle, mi hai detto una volta. La fisarmonica di Auguste con le sue note ed i suoi sbuffi continua, si rinnova in ogni istante, ci ricorda che cosa non potremo mai essere. Capitano, io avevo sposato una ragazza in una primavera di tanti anni fa. Non mi ricordo più il suo nome, né il suo aspetto, ma so che era buona. Tu sorridi quando ti parlo così. Ogni tanto nel sonno chiami tua madre, capitano, lo

Assassinio sul Nilo

Immagine
"Assassinio sul Nilo" di Kenneth Branagh riesce a essere inferiore al precedente "Assassinio sull'Orient Express (di per sé non indimenticabile) e ne estremizza tutti i difetti: il terrore di annoiare lo spettatore con il ragionamento (che porta a movimenti di macchina spesso inutili) durante gli interrogatori; l'adesione ipocrita al politicamente corretto (in nome del mercato, ovviamente, per non scontentare nessuno e avere un bacino di 'utenza' maggiore) con l'aggiunta di una coppia di donne omosessuali e il pretestuoso coinvolgimento di altre etnie con strumentali velleità antirazzistiche: niente di tutto ciò era presente nel libro della Christie ma si sa, il potere del denaro sa spingere verso ammodernamenti di facciata; soprattutto un Poirot ingombrante, nel tentativo di dare spessore tragico alla sua maschera. L'investigatore belga è monodimensionale, bidimensionale quando va bene nei libri della buona Agatha: il suo è un personaggio funzion