Senso del perduto
Per me i sogni più intensi, che mi danno le emozioni più forti, sono quelli che contaminano la gioia con la nostalgia, il desiderio regressivo con una lacerante malinconia che non è spiegabile a parole. Sono sempre sogni in cui ricerco qualcosa: un luogo, una ragazza, un oggetto. Stanotte il sonno mi ha regalato un luogo onirico meraviglioso, che sapeva di ritorno a casa e allo stesso tempo di impossibilità di questo. Cercavo una ragazza con la quale ci siamo voluti bene, anche se per poco tempo. Ed ecco la sensazione struggente di una piazza a metà tra quella di una cittadina e di un'isoletta; il vagare in una stazione che lasciava partire un trenino per una sola fermata (ma tutto fatiscente, oscuro, sotterraneo, da metropolitana, eppure tanto seducente, ingenuo, accattivante); la ricerca di una scuola che si confonde con simulacri del mio passato universitario e ha qualcosa di simile ad un convento. Io vago, vago, mi perdo, cerco lei, il suo sguardo felino, i suoi capell