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Visualizzazione dei post da luglio, 2018

Salvatemi dai poeti di facebook

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Salvatemi dai poeti di Facebook, ve ne prego. Dite loro che non basta andare a capo (quasi sempre a caso) per scrivere una poesia. Salvatemi dalle ragazze innamorate, querule, malinconiose e sofferenti, dai loro tormenti sempre accompagnati da strazi, rimpianti, turbamenti da letteratura d'appendice. Basta con quei gratuiti puntini di sospensione orbitanti nel nulla, tripudio di sciatteria da analfabetismo di ritorno: sono tre i puntini di sospensione, ragazza sensibile e innamorata, non due, non quattro, non cinque. Tre, solo tre. Salvatemi dai tromboni del verso libero presunto, che accigliati tuonano austeri, fra senari incerti e zoppicanti quinari, che ormai cultura, sapienza e poesia si sono estinte e morte ci attende, da qui in avanti. Deh, Calliope perché il natio cinabro delle labbra tue non sussurra agli orecchi di tal coorte di stenterelli che fia men doglia a questa destinarsi ad altro spasso? Salvatemi da questuanti trogloditi che anelano alla gloria del "m