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Visualizzazione dei post da settembre, 2016

Mi sono perso

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Il caposala continua a dirigere il traffico dei camerieri. Sa quello che dice, sorride ai clienti, mostra un garbo deciso con i suoi sottoposti. Sa che cosa vuole, lui, sa fin dove si può spingere. Anche la musica che vien fuori da qualche parte è ordinata, adatta alla circostanza. E lo sono pure i bicchieri luccicanti, il prosecco al punto giusto, il clichè per gentile concessione. E io sono ritornato quaggiù, stanotte, nel sonno disturbato dai tuoni. E non so che ci faccio. Si alza un signore bolso e dai capelli bianchi, mi indica con disappunto e mi accusa di sdegnare quel riunirsi. Nella sua boria c'è forse una verità. Non ricordo più chi ero. Meglio: ciò che ero si è corrotto con tutta questa coreografia del nulla? Ripenso ad altri sonni, a stasi maculate di ripugnanza. Mi sono perso. Un sogno recente mi torna alla testa, sembra vecchissimo perché vecchio è il nome di quella ragazza inciso sulla targa e antichissimo è il proscenio della vicenda. I legami co