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Visualizzazione dei post da dicembre, 2020

Il mio Natale in zona rossa

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  Sono solo, qui, su questa collina innevata. Ho lasciato mia moglie con i miei figli e la mia amante con il mio gatto Trippy. Prima di partire sono andato a salutare i coniugi Perotti, a Bergamo. Non li conoscevo, ma subito ci siamo trovati bene, per via dei molti interessi in comune che abbiamo scoperto di avere: ci piace dormire su un tavolo da biliardo, leggere libri di Pilates per conciliare il sonno, non insultare il prossimo. Ora ripenso a loro, Armando e Dina, così sornioni e piacevoli, mentre passeggio nel cortile innevato, di fronte alla mia casa. E ripenso anche ad Amalia, alle sue labbra vermiglie, alla bolsa sensualità che accende la sua risata gorgogliante di decadenti suggestioni. Quanti post scrivi su facebook, Amalia mia. Come mi sento inferiore a te. Tu ci sei sempre: ogni giorno, ogni ora, quasi ogni minuto. Io un paio di volte al mese. Come siamo diversi, Amalia mia. Ma quanto ci vogliamo bene, quando siamo lontani. Questa solitudine forzata, in pieno e totale connu

Ciao Mary

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Una sorta di stupore infantile, un'ombra di spaesamento talvolta sembrava attraversare il tuo sguardo. Sorridevi spesso, Mary, eri sempre cortese e gentile. Amavi l'eleganza e la bellezza; la poesia e i colori. Le collane che ti inventavi avevano quel garbo dolce che sempre ti accompagnava quando mi chiedevi come stai, quando esce il tuo nuovo libro, che cosa fanno i bambini. Ieri quando ho saputo che cosa ti è successo, credimi, ho sentito il dolore di non poterti vedere più. Così giovane, così bella, così elegante... Sappi, però, che in tanti quaggiù ti abbiamo voluto bene perché tu sapevi farti volere bene. Penso che è per i bambini e per i puri di cuore come te, per gli autentici e gli innocenti che abbia ancora senso scrivere. Ciao Mary...