Ciao Mary

Una sorta di stupore infantile, un'ombra di spaesamento talvolta sembrava attraversare il tuo sguardo.
Sorridevi spesso, Mary, eri sempre cortese e gentile. Amavi l'eleganza e la bellezza; la poesia e i colori. Le collane che ti inventavi avevano quel garbo dolce che sempre ti accompagnava quando mi chiedevi come stai, quando esce il tuo nuovo libro, che cosa fanno i bambini.
Ieri quando ho saputo che cosa ti è successo, credimi, ho sentito il dolore di non poterti vedere più.
Così giovane, così bella, così elegante...
Sappi, però, che in tanti quaggiù ti abbiamo voluto bene perché tu sapevi farti volere bene.


Penso che è per i bambini e per i puri di cuore come te, per gli autentici e gli innocenti che abbia ancora senso scrivere.

Ciao Mary...

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