Le dichiarazioni dei leghisti mi fanno vomitare

Ieri sera - credo avessi già un po' di febbre - sento alla radio, in un negozio di oneste persone perbene, indifferenti e meste, le dichiarazioni della Lega in relazione alla tragedia di Lampedusa: rimango esterrefatto, non credevo di potermi ancora stupire di qualcosa nella patria dei babbuini. Eppure la bestialità del satanico delirare degli alfieri della padania (la minuscola è d'obbligo), la terra che non c'è (né, storicamente, è mai esistita), mi ha invogliato al vomito.
Non riesco, né posso, riportare quanto ho sentito, ma oggi la febbre è salita e continua la voglia di vomitare, vomitare sulle mani insanguinate di questi schifosi esseri umani, che nemmeno per un attimo, oltre ad insultare le vittime, riescono a intuire che la causa delle fughe dei disperati siamo noi, europei grassocci e depressi, impasticcati e boriosi.
Ecco perché la Storia in molti non la studiano, non la capiscono. Che tedio per intellettuali empi e raffinati.



Se per me il peggiore di tutti è sempre stato Grillo (è la metastasi del cancro) squallido demagogo per qualunquisti in vena di polimorfiche perversioni, da ieri è stato irrimediabilmente superato da quel branco di bavosi ipocriti che l'onorevole Berlusconi ha sempre portato con sé, nella sua poetica sodomizzazione della cosa pubblica, di fronte alla patologica scopofilia e compiaciuta di una Sinistra giustizialista, conservatrice, destrorsa.
E la mia febbre (solo la mia?) sale, sale, sale, salirà...

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