N di Vento

Mi ferma un signore. Brizzolato, elegante, cordiale. Mi dice qualcosa del tipo: - Scusi ma lei sa che io se voglio riesco a far cambiare direzione al vento?
Annuisco, non lo so, ma gli credo sulla parola.
- Perché mi crede sulla parola? - risponde, appena piccato.
- Perché mi sarebbe più difficile crederle su qualcos'altro - replico turbato. Devo andare a scuola, ci sono gli esami. Questo signore, di buon mattino già così battagliero, mi fa perdere tempo.
- Lei sa di che colore sono i capelli della luna? - incalza con fare inquisitorio.
Sento odore di spazzatura. Non hanno ancora rimosso le tracce più evidenti del passaggio umano. In più il pensiero degli esami e il mio essere in ritardo; voglia di innervosirmi.
- Sono neri, neri come la notte - si risponde pure da solo, l'uomo, e si compiace.
Ora si affaccia una signora e gli chiede qualcosa in una lingua strana, che non conosco, ma quello si rivolge solo a me, mi chiede dove abbia intenzione di andare e perché e mi fa tante domande alle quali rispondo evasivo.
La signora sbatte la finestra, si indigna, nessuno la considera.
Per fortuna fra poco, nel più ragionevole dei mondi possibili, tutto tornerà al suo posto, penso con ostinazione.
- L di Lupo - borbotta - C di Casa. F di Forchetta. N di Vento.
- No, N di Nuvola - ribatto con l'aria d'ordinanza, quella del docente che trova gli errori. E penso che a trovare gli errori ci voglia esperienza, ma a capire che cosa li produca si debba essere delle mezze divinità. Non è il mio caso.
- N di Vento, ho detto - digrigna i denti, s'aggiusta la giacca rosa. Che bel rosa, non l'avevo notato.
- N di Vento, sì, non avevo mai fatto caso a questa possibilità - ammetto umilmente.
Lo saluto, vado a scuola, penso a un cuoco che prepara grigliate di gamberoni e intorno tanti commensali affamati e affumicati gli battono le mani.
Dovrei ridere, forse cantare; magari concedermi il lusso di una lacrimetta?
Non so, non arrivo a tanto. Mi manca quella N, quella N speciale che cancella ogni ombra.
Ecco una certezza: mi manca la N di Vento, potrei cominciare a dargli caccia.
E intorno migliaia di N di Vento si materializzano, di qua e di là, sulle teste e sotto le scarpe dei passanti: beato dono della certezza. Anche io ho la mia strameritata N di vento.
Finalmente.


Commenti

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