Quel mio vecchio vizio...
Dolce perdizione, avanzi nella sera, stivali neri sulla banchina,
trascinami ancora laggiù, dove tutto è perduto e più bello.
Ansia e allucinato segmento di gioia.
E’ sera e tutto quel mare è un cappio e blasfemia il perdono.
Larissa, il tuo autoerotismo, il nostro errore.
Dolce perdizione, salvami ancora.
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