Sacrosante botte a Roma!

A me che da sempre ho danzato per compiacere, in questa corte dei miracoli ai confini dell'Impero anglo-germanico, il miglior offerente e il più muscolare suonatore di violino, a me, ribadisco, le botte di Roma sono sembrate SACROSANTE.
Vi spiego perché. Sopra la panca la capra campa, è notorio, mentre sotto crepa. Ma se la capra che sta sotto sale sulla panca e quella che sta sopra capita sotto la panca, allora l'inghippo si ricrea. Ma solo apparentemente. Perché è l'inghippo la chiave di tutto. Ma se il suonatore di violino sa dove andare a riparare le corde che si rompono che problema c'è se le teste si rompono?
La capra sa sempre dove stare è quando sta sopra campa, niente da dire.
E capre sulla panca ne servirò tante, bacerò i piedi di tutti: destrimani, sinistrati, indignati orgasmico-demagogici.
E non mi unisco al coro dei Buoni che si indignano, ma comincio anche io a darmi botte sulla testa.
Magari indosso un casco, detto fra noi. Ma mi riempio la testa di botte. Da solo. In nome di tutte le capre che stanno bene sulle panche.
Fra l'altro, ogni capra che sta sulla sua panca ritiene essere meno capresca di qualsiasi altra capra che sta su altre panche.
Ognuno suona il suo piffero.
Ogni capra sta sulla sua panca.
Ogni indignato ha il suo animo immacolato da ostentare con furore, indignazione e dolcissimo anelito caprino.

Fra l'altro, non per fare quello che l'aveva detto, ma date un'occhiata qui:
http://filippopace.blogspot.it/2013/12/benvenuti-al-mercato-degli-stracci.html

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