Forse in mare...

Scena 43 Esterno Giorno - Molo

Abejeide guarda il mare, seduto su una bitta del molo. Ha i gomiti appoggiati alle ginocchia, la schiena curva, le dita intrecciate.

Il rumore del mare.

Lo sguardo nostalgico del ragazzo di colore.

Ancora lo sciacquio dell'acqua, sempre più forte.

Abejeide si alza, senza nessuna fretta, e cammina. Le sue spalle sono appena incurvate. Ora le mani sono in tasca e il suono di una fisarmonica gli giunge agli orecchi. E' una melodia che richiama qualcosa di perduto, una specie di vecchia canzone popolare un po' distorta, quasi dissonante.

Abejeide si volta alla sua destra e vede una coppia che danza al suono di quella strana ballata, con decisione. Si tratta di un uomo e di una donna: lei è più grande di lui, ha vestiti che sembrano appena logori, qualche ciocca di capelli bianchi, il viso dal trucco disfatto (forse dalle lacrime?), aria appena severa. Lui è quasi elegante, ben pettinato, negli occhi una carica di ebbrezza cupa gli conferisce quasi un tono da allievo, cui il senso del dovere abbia costretto a trasformare la necessità in virtù.

Pochi passi di danza e i due si fermano. Abejeide li osserva e vede che, mentre si staccano dalla presa del ballo, i due sono legati, nei polsi sinistri, da delle manette. La musica continua e i due ballerini non riescono a dividersi. Sono fermi, guardano le manette. Poi il ballerino si rivolge a Mame in un sussurro.

Ballerino

Le chiavi... dacci le chiavi...

Abejeide non pare stupito, alza appena un ciglio e quasi svagato scuote la testa.
Abejeide

Non le ho.

La musica cessa. Di nuovo la voce del mare...

La ballerina, allora, gli sorride e, quasi come se parlasse a qualcuno che non vede, forse al mare stesso, bisbiglia.

Ballerina

Quand'eri bambino nascondevo le chiavi sotto la lingua...

La ballerina apre la bocca, alza la lingua. Non c'è nulla. Richiude la bocca, accenna un sorriso come se fosse attraversata da un rimorso violento. Il ballerino annuisce, vagamente allarmato.
Abejeide si guarda le mani come per dimostrare la veridicità della sua precedente affermazione. Poi, come colto da un dubbio domanda.

Abejeide

E ora, dove sono quelle chiavi?

Il ballerino scruta la ballerina, preoccupato. Lei non sorride più. Guarda le manette, poi il mare. Lo indica come se volesse accarezzarlo.
BALLERINA

Forse in mare...

Abejeide guarda di nuovo il mare, poi si allontana verso l'autobus e sente, attutita, di nuovo la voce della ballerina che ripete: Forse in mare...

Commenti

Post popolari in questo blog

Per una lettura gotica dei "Promessi sposi"

Ariosto: Alcina, l'illusione e il reale da drogare

Il gattopardo: la trama e la metafora decadente dell'esistenza.