L'aspirazione dell'Uomo - Massa

Ci pensavo ossessivamente in questi giorni. Forse per via delle tante idiozie che leggo e sento sull'immigrazione, sulla ridicola riforma della Scuola, sulla Grecia, sul turismo.
Il trionfo della mediocrità, sempre più spesso congiunta con l'idiozia, sancisce un'idea risolutiva dei problemi semplificante, unidimensionale, manichea e, sostanzialmente, pericolosa. La massa è imbonita, ahinoi, incapace di orientarsi in una dimensione disorientante ed escludente come quella odierna e in mancanza di una problematizzazione del reale (e in presenza di cicale e grilli parlanti in preda a mesti deliri solipsistici, improntati ad un animoso egotismo e di conseguenza inutili per tutti) sceglie la via immediata e istintuale del coltivare il proprio orticello.
L'uomo Massa ha l'aspirazione a non essere diverso da quello che è; la vera ambizione del mediocre è l'immutabilità. Niente deve cambiare, tutto deve rimanere immobile. Accettare che l'Italia è destinata a diventare un Paese multietnico? No, guai!
Non rendersi conto che la riforma del paperotto Renzi penalizza le donne con figli, impiegatizza il docente (non me ne vogliano gli impiegati), condanna la Scuola Pubblica ad una gentiliana corte dei miracoli? Per carità!
Sforzarsi di capire le ragioni di Tsipras? E perché, se siamo noi a pagare il suo debito?
Smettere di guardare i turisti con malcelato fastidio (che bello quando se ne tornano a casa e, nel caso della Sardegna, ci lasciano il nostro ridicolo paradiso da Far West)? Ma non è vero, mi danno fastidio, ma li tollero, i turisti: e credetemi, anche bipedi con una laurea danno risposte del genere.
Tenetevela tutta, la vostra mediocrità.
Continuate, mi raccomando, ad aspirare ad essere ciò che siete. 
I morti non possono fare di meglio...

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