C'era una volta un corso di scrittura erotica promosso da "Bottega editoriale"


La vita riserva sempre noiose sorprese.
Un pomeriggio - sono a casa dei miei, mi pare per le vacanze di Natale - mezzo addormentato sul divano prendo il cellulare e vedo che qualcuno ha condiviso la notizia che "Bottega editoriale" terrà tra gennaio e febbraio un corso di scrittura erotica.
L'idea non mi pare niente di che, non credo molto in tali corsi. Ma quello che attira subito la mia attenzione è l'incredibile post di lancio pubblicitario che pubblico qui sotto (meritava di essere fotografato).

Non credo a quel che leggo!
In genere mi faccio i fatti miei, su FB si leggono spesso sgrammaticature e contorsionismi nemici della lingua italiana; ma questa volta rimango allibito perché dietro un post di ricercata bruttezza vi è anche l'intento di insegnare qualcosa.
Allora, in un impeto di noia mi lascio andare ad un tiepido commento (sotto riportato). 













La Bottega Editoriale Ciao Filippo, perché non motivi la tua considerazione?
Labbra carnali? Che significa? Forse ci sono labbra spirituali?
Mi chiedono cortesemente di motivare la mia affermazione. Non ne ho voglia, penso, mi pare evidente. Così passa un giorno, ma la coscienza mi rimorde: mi hanno chiesto cortesemente di argomentare, perché devo passare per maleducato?
Coraggio, dunque, acchiappo il cellulare e rispondo.

Filippo Pace Gli aggettivi che descrivono le labbra sono da stereotipo e assai banale.








Filippo Pace Scontato, tutto troppo esibito, troppo spiegato. La buona scrittura erotica dovrebbe essere materiata di reticenza, colorarsi di toni sfuggevoli e seduttivi. Poi con la parola penetrazione date il colpo di grazia.




Filippo Pace I verbi sono anch'essi i più immediati e scontati, la sintassi non suggerisce nulla di erotico. Insomma: a scrivere queste ovvietà ci vuole davvero poco. Scusate la franchezza, ma non ci si improvvisa scrittori senza tecnica, studio e talento.
Mi fermo, non ho voglia di continuare.
A questo punto, però, la cortesia di "Bottega editoriale" cede il passo ad un certo Fulvio Mazza (dalla foto mi è subito simpatico) che senza essere chiamato in causa mi risponde che...
Fulvio Mazza Caro Filippo, stai commentando un post, che può piacere o non piacere, ma che è sempre solo un post. Ben di più e di complesso verrà illustrato nelle Scuole di Tecnica e Strategia letteraria (che questa volta è sull'Erotismo, ma che un domani potrà essere sul Romanzo storico e dopodomani sui Racconti brevi).
Capisco che è uno dello staff. Fra l'altro penso: - Ma questi che cosa intendono per scrittura erotica: l'argomento o lo stile? 
Mi pare tutto terribile: perché pubblicizzare un corso di scrittura con un post scritto malissimo? C'è qualcuno che può trovare belle queste ridicolaggini? Ovvio, chi non legge, chi non sa. Mi assale lo sgomento. 
E se questi sono gli ennesimi scalzacani che, sapendo quanto l'Italia non sia un Paese per lettori, vogliono spennare polli?
Un lieve fastidio s'insinua nel mio polpastrello destro, quello che digita le lettere nel cellulare.
Rispondo.
Filippo Pace Certo, mi è stato chiesto di argomentare e l'ho fatto. Mi rendo conto che può anche piacere, ciò non toglie che tecnicamente non vale nulla. Se è solo un post che vale da assaggio si tratta di un autogol clamoroso. Perché pubblicizzarsi con un passo di nessun valore letterario? I polli si acchiappano, ma i più scaltri si tengono alla larga.
Fulvio Mazza Scolpiremo il tuo sommo parere nel marmo imperituro.
Filippo Pace Altro autogol: definire un parere un'analisi tecnica e argomentata. Per contro, egregio signor Mazza, sarebbe in grado di argomentare sulla caratura letteraria del summenzionato post? La comunità ermeneutica si muove in tal senso. Il passo da voi pub...Altro...
E qui il buon Fulvio Mazza si indigna. Troppo facile ammettere l'errore. La vera Sapienza non recede di fronte a nulla.

Fulvio Mazza Filippo Pace Caro signore, mi scelgo solitamente interlocutori di maggiore spessore culturale. Non ho tempo da perdere con lei.
Filippo Pace Ha ragione, si percepisce subito quanto sia colto. Perdoni me, povero analfabeta, e mi assolva con la sua somma sapienza. E perdoni se ho risposto ad una domanda di Bottega editoriale. Grazie per essere intervenuto senza essere chiamato in causa. Perdoni se non sono stato cafone ed inelegante, ma solitamente non ho la fortuna di confrontarmi con interlocutori di spessore culturale come i suoi. E come Lei. M'inchino.
Fulvio Mazza Sì. E' come lei dice: è stato cafone e inegegante.

Annichilito da sapienza, cortesia e un po' spaventato dall'imperscrutabile "inegegante" abbandono la conversazione, mentre in tanti aggiungono commenti divertiti sulla sconsiderata bruttezza del post.
Il problema, ora, diventa un altro.
Il programma proposto da "bottega editoriale" non era privo di un certo ordine e aveva il suo senso.
Il mio pensiero va, però, a chi trova bello tale orrore perché non lo sa riconoscere.
Mi viene da ridere.
p.s. C'è qualcuno che analizzando tecnicamente il summenzionato post riesce a rinvenire una vaga letterarietà?
Avanti, vi sfido!

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