Taglio quasi certo della Carta del docente

 Goda il popolo italiano, sempre più gloriosi saranno gli orizzonti che le mani del Governo disegneranno per lui. Insistenti si fanno, infatti, le voci sul taglio della vile Carta del docente: circa 75/80 euro in meno, questa è la previsione. Con eroico coraggio l'armata del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, la cui bocca è, grazie al miele delle sue parole, donatrice d'oblio, si prepara a colpire, ferire, umiliare l'insulsa pretesa dei docenti di utilizzare la succitata Carta per acquistare libri, per corsi di formazione, per assistere a spettacoli teatrali o cinematografici.

Oh, che inutile spesa, questa, per i valorosi discendenti della latina stirpe! Come non gioire per le gesta dei figli della lupa che, con sdegno ammirevole, ancora una volta colpiscono la Scuola Pubblica, inutile sentina di sperperi, indegna cloaca di donne e uomini alla velleitaria ricerca di quel pensiero critico che al popolo italiano né serve né gioverà mai. E infatti questo è sazio e appagato dalle voluttà che i cellulari accendono nei sensi e tutti, adulti e bambini, vagano come zombi felici per le strade dello Stivale. All'italica stirpe bastano i cellulari, nulla più.

Godiamo, allora, e plaudiamo agli intellettuali onusti di gloria - come il semidio La Russa - che guidano la nostra nave verso un sicuro porto di trionfi.

Vincere. E vinceremo ancora una volta. Onore ai fratelli d'Italia, ai camerati Salvini e Vannacci.

Viva l'Italia!

Si risparmi sulla cultura, in nome dell'orgoglio nazionale


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