Potere e bellezza della mediocrità

 Lei s'aggira deretaneggiando, tronfia della sua ignoranza. Poi, protruse le labbra, s'abbandona ad un selfie, di fronte allo specchio del primo bagno a disposizione. Infine, risucchiata dallo smartphone langue per vezzo e i bei sudori infiammano il suo volto e lo sguardo si colora di intelligenza bovina.

Noi ti amiamo così, beoti e beati; ci piace pascerci del tuo sessappiglio da tik tok. Dai, sorridi, pubblica un'altra tua foto sui social. Noi ti amiamo così, tarantolata in discoteca, accecata dai tuoi aperitivi, mentre spezzi il fiato a ognuno con i tuoi luoghi comuni. Noi ti amiamo così, ebbra di pettegolezzo e del dubbio nemica.
Ci piace quando su facebook posti notizie luttuose di morti improvvise e ti scagli contro i vaccini perché sei libera e vuoi denunciare complotti a te sola noti e noi, invece, siamo tanto stupidi, troppo sciocchi e forse tu lo sai. Ci emoziona quando ti fai alfiere del pensiero critico e della disobbedienza civile. Ci eccita quando non capisci quello che leggi, quando non ti sai emozionare per una poesia, quando non cogli mai l'occasione per ridere di te.
Ci meritiamo proprio te perché sei mediocre e a noi la mediocrità piace: è quella che fa andare avanti il mondo e noi ci pieghiamo a questa legge e, di buon grado, ci adattiamo. Non vogliamo disturbare, non cerchiamo di andare fuori dagli schemi perché risulteremmo vinti ed isolati.
Salvaci, divina musa della banalità, proteggici dalle insidie del pensiero critico, liberaci dalle trappole dell'anticonformismo e della fantasia.
E così sia.



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