Silenzio

 Si tratta del silenzio di chi non sa con chi parlare. Uno di quelli che non hanno la forza - e per pudore e in nome di un'autenticità da preservare sempre, ad ogni costo - di trovare la strada per esprimere un bisogno che nasce con te, sboccia sin dalla primissima infanzia, ti accompagna, ti cerca anche se tu non vuoi.

Potrebbe sembrare snobismo, ma no, non lo è. Non è altro, il tuo silenzio, che un grido lacerante, ma che suona muto per via di quel parlare, parlare e parlare di tutti su tutto; a causa di corazzati signori del trionfo, lontani dal mondo, dalle inquietudini che serpeggiano per le vie, fra i banchi di scuola, nelle periferie delle città, nei porti annegati dall'indifferenza.

La tua sensibilità. Sei sicuro che serva a qualcosa? Pensi che la agogni qualcuno? Specie se non segue i percorsi tracciati? 

Si vende tutto, ogni cosa si può comprare. Il denaro fa miracoli, smacchia le coscienze. Oppure le allontana da quella voglia di giocare, limpida, che non riesce ad accordarsi con sovrastrutture culturali inautentiche, inconciliabile con il mondo borghese?

Ma già, il problema è tuo. Di quella tua voce stonata. Anzi, del tuo silenzio.

Perché noi il coro lo sentiamo benissimo.





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