Strade da Far West: Olbia- Arzachena- Santa Teresa

La gestione dello spazio e il rapporto con il territorio nel quale si vive sono indicativi sia del livello culturale degli uomini che si trovano nello stesso sia di quale immaginario orienti il loro cammino esistenziale.

Se si pensa alla viabilità interna della Sardegna, difficilmente il turista non potrà che sorridere, guardare con ammirazione gli autoctoni che si arrabattano per tortuose mulattiere e serpeggianti, sognare. Perché sognare? Perché le strade della Sardegna rievocano il Far West e gli appassionati di cinema possono godere la sensazione di essere nel celebre Ombre rosse quando si trovano, per caso, su qualche pullman o in Quel treno per Yuma quando si imbattono in una stazione, epifania barbarica del dispregio della modernità.

Ma a te, turista, che vieni nel Nord Sardegna vorrei far conoscere, apprezzare, amare, la strada che collega Olbia a Santa Teresa (sì, quella della Costa Smeralda, che attraversa Arzachena e poi arriva a Palau). Nei tuoi occhi, allora, prenderà vita un percorso tortuoso, arzigogolato, sul quale d'estate si va a passo d'uomo, mentre infuriano quaranta gradi sulle teste di coloro che, incolonnati, sorridono felici, irretiti dalle bellezze della Natura. Oh, se mai un premio vi sarà da assegnare ai semidei che hanno permesso che una strada tanto trafficata sia tanto impraticabile sia almeno un dono che dia fama eterna e inciti a egregie cose gli spiriti dei forti.

Questa lingua d'asfalto così dolorosa per chi la percorra è stata pensata per rilassare i turisti che, stanchi e stressati per le corse nelle megalopoli, vogliono finalmente dilatare i tempi e fermare gli orologi, andare a venti kilometri orari poiché il ritmo della vacanze è quello del relax. Che importa se i galluresi nel Nord Sardegna ci vivono? Non è in fondo quest'isola abbandonata nel (ma anche al) Mediterraneo da sempre terra di conquista, colonia, meta di viaggi esotici? A chi interessa se gli insetti che scontano la pena biblica di vivere in tali luoghi sentano la necessità di spostarsi e di muoversi con facilità? Tu, turista, vedrai allora le ambulanze a sirene spiegate arrivare troppo tardi all'ospedale, ma non devi curartene, non è certo colpa tua se i barbari che vivono nell'isola non sono mai insorti con i forconi contro i valvassini che a Cagliari, in Regione, si sono avvicendati e che hanno permesso che la viabilità interna fosse una vergogna.

Le colonie devono avere le strade da colonia.

E tanti auguri ai soliti quattro pazzi che vorrebbero cambiare la situazione.

Ci vedremo la prossima estate, incolonnati nella Olbia - Santa Teresa, e sarà bellissimo come sempre perché la Gallura è solo un immenso parco di divertimenti: i disgraziati che ci vivono si lamentino poco. Se non sono soddisfatti perché non vanno via? Per i turisti sarebbe ancora più bello passare le vacanze in una terra sempre più spopolata...



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