Assenza
Nel tuo studio nessuna voce:
i fogli sparsi sulla scrivania,
le matite, le penne. Poca luce,
sugli scaffali Dante, Pirandello:
tutto tace. E la mia mania
di cercarti ancora, e più bello
ritrovarti di nuovo nel sorriso.
Ma solo in sogno ti rivedo
dolce sembianza in fuga.
Riapro gli occhi
fra i tentacoli mesti del presente
di uomini e donne che in catene
la febbre dell'oro e dell'apparire
affanna, agita, sconquassa
e il ricordo del canto che udivo da bambino
scolora, s'allontana, si spegne.
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