Putin è modesto
Putin è modesto.
Putin guida la Russia con grande attenzione ai diritti di tutti.
Putin non vuole la guerra e per questo si fa promotore di un'operazione speciale.
Putin è onesto.
Putin tutela la libertà di stampa che poi, in fondo, a che cosa serve questa strabenedetta libertà di stampa se non si capisce mai davvero che cosa succede, chi ha ragione, chi torto.
Diamine che fesserie sono mai queste? Si parli, insomma, di equilibrio geopolitico, di responsabilità dell'Europa, della Nato, della capra se è sopra la panca e se campa.
Putin non schiaccia le lumache.
Putin crede nelle buone maniere.
Putin, a tavola, è un vero signore.
Ma insomma? Che cosa sono questi sproloqui?
Sproloqui? No, sono cose da dire quando gli altri hanno già detto tutto quello che si poteva dire. Notate la ripetizione di dire: non è anaforica è sciatteria. Non mi rimane altro che fare riferimento ai trentatrè trentini che entrarono a Trento tutti e trentatrè trotterellando.
I buoni da una parte, i cattivi dall'altra. Tutto chiaro. Un sacrosanto manicheismo che... parapapà parapapè.
Trump. Bum. Zumb. Zamb.
Sventolate le bandierine nelle piazze se state con chi è a favore della pace e sventolate le bandierine della guerra se siete a favore della guerra.
Mi sembra tutto chiaro, non posso che ripetere che scrilobattoso è sentirsi brantiliani.
Aspetta! Aspetta! Sta per parlare uno che sa dove stiamo andando. Che ha capito tutto.
Io? Io so solo che Putin è modesto, è buono, non fa guerre, sa fare il tip tap, odia i nazisti, è vittima di non so chi.
Putin è un bravaccio, un bonaccione, un signore d'altri tempi.
E la Crimea?
Eh, io so che Putin è modesto poi altro non so: è pieno di intellettuali che hanno capito ogni cosa.
Io, il più stupido di tutti, mi abbarbico all'unica certezza che ho: Putin è modesto.
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Putin e il suo sorriso modesto |
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