Ti ho chiesto di venirmi a trovare nei sogni
Ti ho chiesto di venirmi a trovare nei sogni e ogni tanto lo fai. Spesso sorridi, sei come ti vedevo vent'anni fa e stai bene. Io ti chiamo, ti chiamo forte e nel sogno sento che ho paura che l'immagine svanisca. Ti chiamo come qualcosa che per sempre si è perduto e in ogni sospiro e azione si ritrova.
Io sono cambiato, lo sai?
Non leggo più nulla di cinema, non so quali film siano in uscita. Ho abbandonato i fumetti e non ho voglia di leggere romanzi. Mi concentro, però, come sempre sulla critica letteraria ed è ai classici (ai siciliani tanto) che è rivolta la mia attenzione. E la musica rock mi aiuta, però mi fa provare una nostalgia senza confini di quand'ero ragazzo e c'eri tu. Solo ora capisco che eri tu a permettermi il lusso di poter essere così: indolente e bizzarro, irriverente e trasognato.
Nella bara quasi non ti guardavo, non ti ho toccato le mani né la fronte e sempre il calore del tuo corpo è uno dei ricordi che mi accompagnano. Non sai quante volte risuona dentro me la tua voce e non puoi immaginare il mio continuo cercare il tuo sorriso.
Carlo Nunzio ha compiuto sette anni: i suoni della festa mi vedevano un po' in disparte. I miei figli crescono...
Vienimi a trovare ancora nei sogni, sussurrami sottovoce quale strada devo seguire, insegnami ad avere la tua forza e a scacciare quel cupio dissolvi che ogni tanto m'invoglia ad abbandonarmi.
Solo nella creatività e solo quando vado sopra le righe riesco a ritrovare una dimensione che mi appaga.
Ho in serbo un regalo per te... per noi...
Vieni di nuovo a colorare i miei sogni, quando la notte si fa più profonda...
Bellissimo
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