Caro papà
Caro papà, non potevo non indirizzare a te la prima lettera dalla luna di questo 2025. Tu leggevi il mio blog e ti divertivi anche a farlo. Mi manchi tantissimo, eppure seguo il tuo volere e ti ricordo, senza piagnistei, allegro e burlone, determinato e sensibile; ripenso alle nostre chiacchierate sul cinema e sulla letteratura. Persino alla fine, in quei maledetti ultimi giorni, mi hai parlato di Verga e di Sergio Leone. Ti ricordi, papà, quando volevi conoscere a tutti i costi Maria Grazia? Io ero in macchina con lei, tu con Francesca e non rammento che scusa abbiamo dovuto inventare per fermarci a metà strada tra Olbia e Arzachena. Tu eri sorridente e contento: quella bellissima ragazza bionda, dagli occhi azzurri e dalle labbra carnose, dal fisico ben proporzionato e dal garbo sensuale ti era piaciuta subito. Anche a lei manchi tanto, lo sai? Mi sembra di riuscire a comprenderti meglio ora che non ci sei più. Forse perché, pirandellianamente, si può conoscere soltanto q...
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