Anche i cani sognano Hegel

Ma tra passato e presente perché ci deve essere una sfida, un duello, uno scontro? Chiedetelo ai dispensatori di risposte, agli asceti in vena di provocazioni da "dove c'è Barilla c'è casa", ai frombolieri di semi di fave, ai labrador ringalluzziti dalla fenomenologia dello spirito del buon vecchio Hegel. 



A me chiedete: ma è vero che in C'era una volta la Rivoluzione, il tuo secondo inutile romanzetto, a muovere la tua scrittura è stato uno scioglilingua dal deflagrante significante rivoluzionario (ovvero: sopra la panca la capra campa, sotto la panca la capra crepa)?
Sì, è vero, sono stato colto in flagrante. Prometto che prima o poi spiegherò qualcosa in relazione a ciò, però, per ora, mi si lasci dire che sì, è vero, lo so, dovrei ma non posso, potrei ma non voglio e chi mi spiega perché devo riconciliare nel reale le contraddizioni e gli opposti? Sì, già lo so che me ne pentirò, ma fra tutti i 33 trentini che entrarono a trento sorridendo senza denti e senza sapere perché, ce n'era uno che non sapeva fare il girotondo e... allora arrivò la strega cattiva e disse che, sì, insomma, avete capito, mi pare chiaro, sono cristallino quando spiego, specie ciò che non capisco...
Insomma, il sugo del discorso, il nocciolo della questione, la rotatoria della peritonite è questa: col prossimo romanzo svelerò un segreto che solo io, Obama e Pupo conosciamo.
Ma nel frattempo, prima di restituire dignità editoriale alla Ballata della regina senza testa (e il modo ancor m'offende), C'era una volta la Rivoluzione deve fare ancora il suo cammino.

Di sotto un link nel quale il passato batte il presente 7-2. 

http://www.anobii.com/contributors/Filippo_Pace/1203769

E il terzo romanzo?

Blehhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh

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