"Raccontami i tuoi sogni": gli studenti presentano il primo appuntamento della Rassegna Letteraria del Liceo Scientifico

Occhi accesi di vita, sorrisi imbevuti di giovinezza, futuro da accarezzare: lascio a loro, ai ragazzi, la parola per presentare il primo appuntamento della Rassegna letteraria del Liceo Scientifico "L. Mossa" (in collaborazione con Federica Catasta e la sua associazione Suentu Lab). Saranno gli studenti, infatti, i veri protagonisti dell'evento insieme al bravo scrittore Alessandro De Roma, che ci onora con la sua presenza e che ringrazio.

Ecco le testimonianze degli alunni della VB, subito dopo la foto che li ritrae insieme.


Partendo da sinistra e andando verso destra: Alice Careddu, Andrea Carta, Cristiano Corrias, Giacomo Cudoni, Paolo Moretti, Hilary Ponzo.


Alice Careddu: Gli interessava solo avere un po’ d’aria da respirare dentro le pagine delle sue letture e godersi quelle liberatorie rievocazioni nostalgiche […] Tutto purché non si trattasse della vita: così lo scrittore Alessandro De Roma offre la propria visione della lettura, un tesoro inestimabile offertoci dalla vita e delineato come una via di fuga dalla realtà.

Ritengo, infatti, che leggere rappresenti per una città come Olbia (ma non solo), una risorsa fondamentale che consente la crescita culturale e sociale. Tramite le iniziative in ambito letterario sostenute dal Comune è stato, ed è tuttora possibile, infatti, rafforzare la dimensione educativa e intergenerazionale e sviluppare un senso di comunità, stimolando l’incontro e il dialogo tra diverse culture. La lettura rappresenta una conversazione silenziosa che ognuno di noi intraprende con sé stesso: si tratta, insomma, di un processo autoconoscitivo.
Il Liceo Scientifico “L. Mossa” crede fermamente in tutto ciò e venerdì 21 del corrente mese, partirà la rassegna letteraria "Raccontami i tuoi sogni" con la presentazione del libro Il principe rosa di Alessandro De Roma. Questo incontro sarà per noi studenti un’occasione per metterci in gioco e dare libero sfogo alla nostra creatività.


Andrea Carta: La partecipazione a eventi culturali, come la presentazione di questo libro, è un’occasione preziosa per avvicinare gli studenti alla lettura, al dialogo e alla conoscenza di nuovi punti di vista. Il valore di questo appuntamento non è solo nell’incontro con l’autore, ma soprattutto nel coinvolgimento attivo degli studenti e dei giovani presenti che, come me, non saranno semplici spettatori, ma protagonisti con le loro domande e i loro interventi. Questo tipo di attività dimostra che la cultura può essere viva e accessibile, specialmente quando nasce dentro la scuola. Allo stesso tempo, un evento del genere può diventare un modello e uno stimolo per altre scuole e realtà culturali della nostra città, che verrebbero incoraggiate a promuovere momenti simili di confronto e partecipazione e, quindi, a investire per avere una comunità più partecipe e consapevole.

Cristiano Corrias: L’incontro a cui prenderemo parte è stato voluto con lo scopo di renderlo un'esperienza culturale a 360 gradi. Ad accompagnare la presentazione, infatti, ci sarà una lettura di passi accuratamente selezionati del libro (li leggerà Paola Scanu) e di musica dal vivo grazie alla partecipazione del musicista Mario Nanu. La recitazione di alcune pagine del romanzo servirà, insomma, a restituirne tutta la forza emotiva, rafforzata da alcuni passaggi sonori che renderanno più suggestiva l'atmosfera. Suono e parola dialogheranno. Questo servirà anche a dare ulteriori spunti per la lettura in una fase successiva. È da eventi come questo che, secondo me, possiamo ancora riscoprire quanto la cultura sappia essere ancora oggi viva e capace di parlare a tutti, compresi noi studenti.


Giacomo Cudoni: I sogni prima o poi vengono a galla, ancora vivi, nuotando con impeto, oppure morti, uccisi a mitragliate mentre, disperati, cercavano la riva invisibile. Cito proprio un passo del libro che andremo a presentare perché molti giovani vivono il conflitto tra ciò che sentono di essere e ciò che 'dovrebbero' essere: un'identità non conforme che vuole respirare. Ma, come scrive De Roma, quel sogno può riaffiorare in due modi: vivo, se viene lasciato crescere; ferito, invece, se represso o ridicolizzato. Mentre la riva invisibile richiama i traguardi che non si vedono, ma che tutti sentono di dover raggiungere (approvazione, successo, riconoscimento...) oggi molti ragazzi nuotano senza bussola, con la sensazione costante di non arrivare mai. Il principe rosa potrebbe essere il simbolo di un'altra via, non quella imposta dagli altri, ma il traguardo che ha senso per sé stessi, avendo chiari i limiti e le concrete esperienze di vita.


Paolo Moretti: Io credo che i temi trattati da De Roma siano interessanti per molti. La famiglia, per esempio, è rappresentata nella sua complessità: affetto e tensioni, infatti, in essa convivono. I rapporti familiari influenzano molto la protagonista, proprio come accade ad ognuno di noi. A volte, a casa, vengono a crearsi silenzi e incomprensioni che creano distanza. Nonostante questo, il bisogno di sentirsi parte di qualcuno rimane forte ed è universale. Così la famiglia diventa sia un rifugio sia un limite, un punto da cui allontanarsi ma anche a cui tornare.


Hilary Ponzo: L’apertura pomeridiana della scuola, a favore di una rassegna letteraria, testimonia l’impegno del nostro Liceo nel promuovere nuove iniziative culturali. L’incontro diretto con l’autore rappresenta un momento formativo significativo, capace di approfondire la comprensione del testo e di offrire nuovi spunti di riflessione. Partecipare contribuisce a rafforzare il senso di comunità scolastica e a valorizzare la lettura come strumento di crescita personale e collettiva. Per questo l’appuntamento del 21 novembre alle 18 nell'aula magna del nostro liceo merita senza dubbio una presenza attenta e partecipe.

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