Il mio nuovo libercolo è all'orizzonte
Non avrei mai pensato che il pdf del mio nuovo libercolo mi sarebbe arrivato ieri, domenica delle palme. Festeggiavo il compleanno di mio nipote Giovanni (già dieci anni, mi sembra appena qualche mese che è venuto al mondo...) e nella mente avevo ancora il sogno mattutino: incontravo papà che, con signor Vito, usciva dal cancello di casa. Ero felice di vederlo. Sorrideva e mi diceva che stava bene. Aveva una camicia bianca e una giacca nera.
Che nostalgia.
Oggi ho portato la mia classe ad un incontro per la sensibilizzazione contro la mafia. Ho visto i resti di una vettura della scorta di Falcone dopo l'attentato di Capaci. Rimani senza fiato quando le immagini sono vere, non filtrate dalla televisione. Poi, al Museo Archeologico, ha parlato la vedova Montinaro, moglie di uno dei giovani poliziotti rimasti uccisi nella strage. Che grinta quella donna. E quanto dolore. Ho pensato alla linea della palma descritta di Sciascia: papà me ne parlava sempre sin da quando ero piccolo.
La vedova Montinaro ha chiesto ai ragazzi di vigilare contro le mafie e di farsi custodi della memoria. Sono rimasto sconcertato quando ha detto che molti mafiosi hanno acquistato ville in Gallura e continuano ad arricchirsi con lo spaccio di droga anche qui da noi, ad Olbia e ad Arzachena. Ci sarebbe da fare una trasmissione televisiva sulla proliferazione della cocaina nelle nostre zone.
Sono giorni di cielo pesante. La pioggia ad aprile è particolarmente sgradevole.
Che dire del mio libercolo all'orizzonte? Per ora che non si tratta di un romanzo. Mi pare un po' eccessiva questa proliferazione di tale genere, sembra che non si possa scrivere altro. Non è un po' monotono? O forse sono io, come al solito, a sbagliare.
Di oggi, però, voglio mantenere il ricordo di una conversazione importante e struggente della quale non scriverò una sola parola: rimane nel mio cuore. Il pudore, per me, è un valore.
Grande emozione, insomma.
La vita continua a incantarmi...
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