Ciao Renata, ti volevo bene...
Non avrei mai voluto ricevere quella telefonata, oggi, una volta uscito da scuola. Non avrei voluto mai sapere che te ne sei andata. Non sai quanto, da bambino, ti ero affezionato e ti volevo bene. Ma sì, in fondo lo sai, lo hai sempre saputo. Nel mio ricordo mi sorridi sempre e poi ridi, scherzi, parli in siciliano con papà. Nel mio ricordo non te ne sei andata, sei là, da qualche parte nel mio passato, l'eterno mio presente. Quelle estati... Ti ricordi quando guardavamo i mondiali seduti insieme, con il tepore che scivolava dalle stelle, sulle scale di mia nonna? Non sembra vero che si siano rincorsi più di trent'anni, da allora, anni assassini che mi hanno portato via tanto, troppo amore. Non te ne sei andata, sei ancora lì, mentre ridi con noi, mentre reciti con mio padre, mentre sei con Francesca, Michele e Gianfranco. Non potevo non scrivere di te. Ti voglio bene...